IL FINALE DI NAPOLI-LECCE

I fatti: al minuto trentasette del secondo tempo Cavani va in gol per il Napoli. È il punto del quattro a uno, quello che mette il risultato in cassaforte. Anziché esultare però De Sanctis, allarga le braccia, sbuffa, è irritato. Un atteggiamento quantomeno curioso; ma non finisce qui, perché l'obiettivo si sposta su Cristiano Lucarelli, appostato dietro la porta - a pensarci, una efficace immagine retorica; ma non divaghiamo. L'ex bomber di Torino e Livorno, rivolgendosi in apparenza al suo estremo difensore, pronuncia le parole "sette o otto minuti", quasi a rispondere a una domanda sul tempo rimanente.

In pieno recupero il Lecce segnerà con Daniele Corvia (sì, proprio quel Corvia lì) il gol del definitivo quattro a due. Non ci è dato sapere come la prende De Sanctis; ma qualche interrogativo resta, foss'anche solo a livello di curiosità.

Perché, ad esempio, De Sanctis si arrabbia così tanto al gol della sua squadra? Perché Lucarelli si affretta a comunicargli quanti minuti restano da giocare? E visto che ci siamo, che ci fa Lucarelli inginocchiato dietro la porta? Domande alle quali è difficile dare una risposta. SPORTLIVE

 FORCING - Registrazione N° 383 del 7 ottobre 2010 

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